
Domani alle ore 21:00 al Coliseum Alfonso Perez il Celta Vigo sarà ospite del Getafe nella partita che vale la decima giornata di Liga. Dopo l’immeritatissima sconfitta contro il Siviglia, i celestes vanno a Madrid con la voglia di tornare a vincere dopo due sconfitte consecutive e farlo fuori casa, su un campo da sempre complicato per loro, potrebbe dare un’iniezione di morale importante. Una vittoria è sempre importante ed anche Coudet quest’oggi lo ha ribadito in conferenza stampa, dichiarando come sia questo ciò che manca alla squadra che, pur giocando bene, non riceve la giusta ricompensa. Di seguito le sue dichiarazioni, con il mister che si è focalizzato molto su Aspas.
Su Iago Aspas: “Torno a ripeterlo. L’unica cosa che possiamo fare è mostrargli più affetto, farlo sentire a suo agio nonostante la situazione e lui la invertirà e la invertiremo insieme. Se ci ho parlato? Non so se è lui a parlare con la mia testa, ma è una questione naturale con tutti. Per noi è un giocatore decisivo. C’è una serie di partite in arrivo, magari domani non lo metto e mi prendono per pazzo. A seconda delle situazioni, l’idea è di prendersi cura di lui. Non solo con lui, ma con tutti. Ora arriva una serie di partite dove ci sarà uno spreco di energie importanti”.
Sul mancato funzionamento della linea dei centrocampisti: “Io guardo all’immediato. Nell’ultima partita abbiamo lavorato molto bene. Ci manca il gol. È la realtà, Llanno scorso aprivamo le partita e giocare con gli spazi aperti è più facile. Quando si cerca di fare il gioco gli spazi sono più piccoli, le squadre si compattano, cercano di contrastare tutto ciò che vogliamo generare in attacco”.
Sugli ultimi deludenti risultati: “Anche dentro di noi siamo coscienti del fatto che avremmo dovuto avere più punti. in questo percorso che abbiamo fatto abbiamo vinto tanto, ci siamo guadagnati rispetto, che i rivali si preoccupano di come contrastare il nostro gioco. Meritavamo qualche punto in più, forse se avessimo avuto tre punti in più non saremmo tanto arrabbiati coi risultati, abbiamo la necessità di puntare ai risultati. Ci prepariamo a vincere, per fare la partita sia in casa che fuori. Non possiamo incolpare la fortuna, però è anche vero che non ci ha accompagnato. Abbiamo fatto molto ma siamo stati puniti ad ogni errore, ad ogni volta che ci hanno attacccato. Bisogna lavorare sempre, puoi sempre migliorare. Ho visto il Siviglia in Champions League ed ha creato tante occasioni, con noi oltre il gol non ha creato nulla. Significa che la squadra ha lavorato bene. Ci manca vincere, segnare più gol e avere quel pizzico di fortuna dove le partite si affrontano a viso aperto e giocare coi tempi”.
Sull’aver eguagliato i punti del suo predecessore Oscar Garcia: “Non leggo né guardo molto. In queste situazioni non è l’ideale. Ho letto che avevo eguagliato i numeri dell’allenatore che se n’è andato. Cercherò di eguagliare i numeri di Coudet. Se vedete i punti che abbiamo… per avere i punti che abbiamo sarebbe una situazione problematica dal punto di vista gioco ed io non la vedo così. Ci saranno sempre dati negativi. Certo, manca il convertire. Dal punto di vista del gioco, eccezion fatta per la sfida con l’Osasuna dove il secondo tempo non mi è piaciuta, nelle altre partite siamo stati superiori al rivale e abbiamo generato di più. Guardo i numeri di campionato e siamo quasi in vantaggio tutti i dati. Cerca quello che vuoi. Dal punto di vista dei punti siamo sotto”.
Sui complimenti ricevuti dagli avversari: “Dai rivali ho più congratulazioni che punti e non mi piace, vorrei avere più punti. Che ho riconoscimento, che si congratulano con te … ma vorrei che si congratulassero di meno con me che mi trovassi più in alto in classifica. È difficile da spiegare. Quello che mi preoccupa di più oggi è vincere. L’unico modo che conosco per preparare una partita per vincere è vincere. Abbiamo giocato tante partite bene e non abbiamo avuto ricompensa, abbiamo tante cose buone da ripetere e migliorare quelle che non stiamof acendo bene. Quando ci risolleveremo, andremo sempre più a migliorare”.
Sulla presenza del giovane Medrano tra i convocati: “Sì. José Fontán si è fatto male il ginocchio. È rimasto incastrato con l’erba. Non abbiamo nessuno che possa fare il ruolo di Javi in caso di difficoltà”.
Ancora sui brutti risultati: “Ci stanno creando pochi problemi. L’eccellenza sarebbe non concedere alcuna occasione, ma è molto difficile perché gioca anche il rivale. Adesso si tratta di concretizzare, perché possiamo farlo. È questo che non dobbiamo permettere che non accada più, continuare a creare, non puoi dare la colpa alla fortuna. Abbiamo giocatori con gol, ottimi finalizzatori Come spiegarlo? Facciamo un tiro sul palo, gli altri due… ci serve che qualche volta sia palo e gol. BIsogna costruire, bisogna costruire la fiducia. Preoccupato? A disagio per dove siamo. Non mi sembra giusto, ma qui non ci sono meriti né giustizia. Bisogna vincere, solo se inizi a vincere le cose scorrono in un altro modo. Se alzi l’asticella, le cose succedono in un altro modo. L’unico modo per fare in modo che accada è lavorare”.
Sul gioco: “Puoi giocare megliio rispetto alla gara fatta col Siviglia? Ci proviamo, ma non so se possiamo fare una partita migliore. Dobbiamo andare avanti, avere fiducia. Non vedo una squadra con 7 punti. Dal punto di vista del gioco non vedo la squadra che racconta la classifica. Vogliamo vincere”.
Sui convocati: “Araújo era dovuto al logorio delle partite con la nazionale (in riferimento alla sua assenza col Siviglia ndr.). Non ha problemi. Con Renato suppongo che dopo questa partita ci sarà. Sta bene ma siamo arrivati coi giorni contati, così abbiamo preferito evitare rischi”.
Sulla partita di domani: “Vediamo come andrà. Prepariamo la partita che pensiamo focalizzandoci su cosa possiamo generare e cosa dobbiamo fare. Poi ci adatteremo in campo È una squadra con un nuovo allenatore che ha un’idea chiara. Sarà dura, è un campo difficile contro un avversario che rende le cose difficili. Cercheremo di fare una buona partita”.
Sul se è il momento più complicato da quando è arrivato: “Una situazione scomoda. Quello che vedo in campo non si riflette nei punti. Ha molto a che fare con le difficoltà che abbiamo avuto per fare gol. Dal punto di vista del gioco è diverso, la squadra genera, gioca bene. Nell’ultima partita, che ho visto più e più volte, è difficile spiegare perché abbiamo perso. Sarò ripetitivo, abbiamo perso 4 gare in casa ed in nessuna meritavano di perdere. Non si vive di meriti. Non è la situazione più difficile, quando sono arrivato tirava un’aria diversa, la squadra sta facendo bene, senza avere ancora le migliori prestazioni individuali. Miglioreranno quelle individualità. E’ quello che stiamo cercando. Dobbiamo concretizzare e avere quella quota di fortuna. È difficile andare a giocare 90 minuti al top ogni partita. È difficile da spiegare. Non possiamo dare la colpa alla fortuna ma serve quella quota in modo che le cose siano più facili. L”unico modo che conosco è lavorare e continuare a giocare bene. Dobbiamo fare più gol. Non creano molto contro di noi. Penso che ce la faremo. Giocatori più offensivi di questi da mettere in campo non ne abbiamo”.
Ancora su Aspas: “Si trova in una situazione inusuale per lui. Gli parlo, lo noto molto bene. Quando le cose miglioreranno per lui, comincerà a riprendere fiducia. Dopodiché le sue caratteristiche non dobbiamo scoprirle né io né lui. Non è una questione fisica, né tecnica. Sono situazioni che capitano nel calcio. A lui non era mai capitato, non aveva mai avuto una striscia negativa di queste dimensioni. Lavora per trovare quella giusta partenza .Siamo tutti con lui”.
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