Coudet: “Con l’Athletic gara molto difficile. Abbiamo sempre l’esigenza di vincere”

Domani alle ore 17:00 il Celta Vigo ospita l’Athletic Club a Balaidos nella partita valida per la terza giornata di Liga. I celestes vanno a caccia della prima vittoria stagionale dopo aver conquistato, soffrendo, il loro primo punto pareggiando 0-0 contro l’Osasuna. Prima della sosta, per il Celta sarà fondamentale vincere visto che ci sarà il Real Madrid al ritorno in campo con un sempre più probabile Mbappé in più. Lo sa bene anche mister Coudet che ha parlato in conferenza stampa quest’oggi alla vigilia della sfida contro i baschi. El Chacho ha affermato come il Celta ha sempre voglia di vincere, dichiarando però come domani sarà una sfida complicata. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti ed il video integrale della conferenza stampa.

Sulla partita: “Abbiamo sempre l’esigenzadi vincere. È ciò che ci renderà migliori. Abbiamo un bisogno, un bisogno per noi stessi di vincere e di conquistare 3 punti. Ci piace vincere. Domani abbiamo una partita molto dura ma cercheremo di fare una bella partita in casa. Cercheremo di fare una buona partita in casa, con la nostra gente, questo giocherà a nostro favore e ci aiuterà molto. Le persone saranno coinvolte come lo erano alla prima giornata . Abbiamo bisogno di sentirci con questa esigenza. Abbiamo l’esigenza. È la cosa più bella che ci possa capitare. Spero che la gente possa pretendere fin dal primo minuto e possiamo regalargli questi 3 punti dopo 90 minuti”.

Su Thiago Galhardo: “Sarà tra i convocati. C’è una realtà che in questi giorni ci è voluto del tempo, che è diventato anche troppo lungo… non si allenava da quasi una settimana. Io non saprei dirti quanto tempo possa giocare e, a seconda della necessità, se giocherà. Abbiamo aggiunto un giocatore in una posizione di cui avevamo bisogno. Sicuramente in un dato momento ci aiuterà”.

Sull’Athletic: “Una partita molto dura, molto difficile. Abbiamo giocato contro il Bilbao con Marcelino come allenatore. È una squadra che si identifica molto con la sua idea, fisica, intensa. Sarà dura”.

Sulle difficoltà delle prime due partite: “Penso più che altro nell’ultima partita, più che nella prima. Abbiamo fatto una bella partita con il campione. Secondo me siamo rimasti a mani vuote ma meritavamo qualcosa. Invece nell’ultima partita non ci siamo adattati nel modo migliore a quello che proponeva la partita. L’Osasuna è una squadra che gioca molto con il lancio lungo, molto al centro, molte seconde palle. Bisogna entrare e adattarsi a questa disputa, a queste seconde palle. Noi non ci siamo adattati così e non siamo riusciti a giocare una buona partita. Quando un avversario si propone così e non ti adatti velocemente, e non inizi a vincere queste seconde palle, finisce che non ti imponi nel gioco dell’avversario e non ti imponi nella partita che vorresti fare. Penso che abbiamo finito per portare un ottimo punto per come sono andate le cose, perché giocare con un uomo in meno in Liga è molto difficile. Abbiamo lavorato per migliorare il nostro gioco e sicuramente generare di più, giocare in modo diverso. Speriamo di poterlo vedere domani”.

Su Okay Yokuslu come centrale: “Come siamo messi con questione centrale? Non lo so. Ho visto quella di Okay ma la questione non sembra così rischiosa da dire che ora farò di un pivote un centrale e che in piena competizione, e con questo bisogno, sia semplice perché cambiare la posizione di un giocatore se hai un tempo di adattamento è una cosa. Se hai bisogno di giocare è più difficile. Tutto ciò che potrebbe non funzionare si paga in una posizione del genere. Non ci sto pensando. Continuiamo allo stesso modo con il tema Okay. Ancora indefinito. Ci sono discorsi ma non si stanno definendo. Con il centrale difensivo, stiamo cercando di poter avere qualcun altro in una posizione dove dico sempre che bisogna rispettare i tempi”.

Sul centrale difensivo: “Abbiamo 2 giovani (Fontán e Carlos) come centrali. Non devono avere fretta. Devono rispettare i tempi in modo di adattarsi alla Prima Divisione. Certo che giocheranno e che ci aiuteranno ma è diverso dall’avere la responsabilità di aiutare nel tempo. Dal momento in cui aiuti, cresci come giocatore, cresci poco a poco. Quello è il momento. Mi sembra che serva un difensore centrale in più. Per rispettare i tempi ci vuole più gente. Se no , diventa una necessità o un’urgenza e devono crescere giocando. iI club lo sta cercando. Siamo tutti sulla stessa linea, siamo tutti d’accordo. Speriamo di chiudere il mercato portando un marcatore centrale”.

Sul ritorno in panchina dopo la squalifica: “C’è differenza tra lo stare in tribuna e in panchina? Tantissima. Sono felice. Stare fuori è durissimo e meno stare come un matto da solo e chiuso in una tribuna. Non lo auguro a nessuno. Da parte mia sono abituato a viverlo lì, vicino al campo, con i miei giocatori. La differenza è tanta”.

Su Cervi: “Certo che andrà oltre. Oltre ad essere un grande giocatore, è un grande ragazzo. Quello che cerco di fare è cercare di abbassare un po’ il grado di impegno che ha con me, con la società, con i compagni . Abbiamo bisogno che si adatti e giochi con calma. È un grande giocatore. In questo la società ha investito di più nel caso di Cervi e Galán, mi sembra che abbiamo pensato a giocatori di lunga data. A volte gli dico che deve stare calmo (Cervi) perché non lo abbiamo schierato per 5 partite. Lo abbiamo schierato per qualche anno. Gli tocca competere n una squadra che ha fatto bene, perché questa è la realtà. Si sta adattando bene. Lo vedo migliorare e più sciolto. Ci aiuterà come tutti, avremo bisogno di lui come tutti gli altri”.

Video conferenza stampa integrale

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