
Questa sera alle 21:00 il Celta Vigo ospita a Balaidos l’Elche nella partita che vale la ventitreesima giornata di Liga. Dopo il buon punto conquistato contro l’Atletico Madrid, i celestes sanno che ora devono vincere per non renderlo vano. Ieri, mister Coudet ha presentato la sfida contro l’Elche, dichiarando come la volontà della squadra è di portare a casa il successo che in questo 2021 ancora non è arrivato. Di seguito le dichiarazioni più importanti ed il video integrale per ascoltare tutte le sue parole.
Sulla partita: “Prepariamo ogni partita per vincere, c’è una necessità reale da parte nostra al di là dei punti. La nostra, vincere ed iniziare a prendere 3 punti, giochiamo in casa. In questi giorni abbiamo lavorato bene nonostante una settimana irregolare, corta, con voglia di tornare a vincere e di poterci godere diversamente il finale di gara”.
Sulle possibilità di vedere Solari e Ferreyra dall’inizio: “Sono passati solo pochi giorni, dobbiamo continuare a lavorare, loro pure. Cercheremo di fargli trovare la miglior forma possibile, è questione di tempo, stanno giocando, servirà ancora un altro po’ per mettersi in pari. Di positivo è che hanno fatto vedere cosa possono portare da un lato e che abbiamo due giocatori importanti in rosa”.
Sui 5 diffidati: “Cercheremo di mettere in campo quelli più adatti alla partita. Non è un qualcosa che mi influenzi su cosa possiamo arrivare a fare, è una difficoltà di cui ne parliamo sempre. Dobbiamo adattarci nel miglior modo possibile, ma al di là di questo non possiamo andare”.
Su cosa lo preoccupa dell’Elche: “Hanno un allenatore intelligente, che gli sta andando tutto bene e che sicuramente in testa sua sa cosa fare. Noi cerchiamo di preparare sempre la partita su cosa possiamo fare noi più che pensare a cosa gli altri possono fare. Credo si sia visto bene nell’ultimo weekend, ma non saprei cosa sta pensando in testa sua. Dobbiamo adattarci a quello che si presenterà e cercare di fare una bella partita. Cercheremo di continuare ad essere forti in casa e che i restino qui i tre punti”.
Sul se lo infastidisce il messaggio del guardare in alto: “A me? No. A me non infastidisce niente, ci sono abituato. Se guardi la mia carriera di allenatore ho sempre giocato per cose importanti, sono stato in club con obblighi, non li evito. La stessa squadra di oggi è quella che era ultima quando mi sono seduto sulla panchina, è la stessa rosa e dobbiamo lavorare per migliorare. C’è un obiettivo principale che è salvare la categoria, il mio obiettivo è che la gente non soffra come ha fatto negli ultimi 2 anni. Dopo responsabilità ed obbligazioni non mi toccano, sono abituato, non è qualcosa che voglio evitare, ma ho un certo grado di tranquillità perché l’ho avuto anche quando abbiamo fatto una serie di vittorie consecutive. Bisogna mantenere l’equilibrio perché la realtà dice che ho 5 giocatori con 4 cartellini e possiamo anche avere delle difficoltà da qui a fine stagione. Non siamo una rosa così ampia da poterci dimezzare, questa è la realtà. Dopo, a livello di responsabilità non ho problemi, gli obblighi dipendono da ciò che si ha a disposizione”.
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