Coudet: “Villarreal una delle migliori della Liga per come gioca. Sconfitta in coppa molto frustrante”

Il tecnico argentino non ha digerito la manita di coppa ed ha avvertito la squadra che ciò non si ripeta mai più

Domani alle ore 21:00 il Celta Vigo ospita a Balaidos il Villarreal nella diciottesima giornata di Liga. I celestes vengono da due sconfitte consecutive tra campionato e coppa e c’è voglia di rialzare la testa. Ci saranno assenze importanti, ma dopo la manita subita in coppa c’è bisogno di una reazione importante. E’ quella che chiede mister Coudet che vuole vedere la squadra scendere in campo con tutt’altro atteggiamento rispetto a quanto visto ad Ibiza. Una vittoria permetterebbe al Celta di portarsi momentaneamente a -3 dal quinto e battere questo Villarreal sarebbe un’iniezione di fiducia davvero importante. Queste le parole più importanti del tecnico argentino in conferenza stampa

Su se le assenze influenzeranno il modo di giocare: “Vero, abbiamo tre assenze rispetto all’ultimo undici, giocatori importanti. Abbiamo sempre detto di voler creare una competitività interna quando arrivano le difficoltà che arrivano lungo un campionato, perché abbiamo una rosa corta e le caratteristiche dei giocatori non sono le stesse, cercheremo di fare la miglior partita possibile. Credo abbiamo grandi giocatori in campo. Dobbiamo dimostrare che quelli che non stanno giocando sono in grado di farla, non com’è successo l’altra volta in coppa”.

Sulla sconfitta in coppa “E’ stata una frustrazione molto grande perché sono le occasioni per valutare chi gioca meno, non è stata una buona partita, neanche un po’. Le cose che dovevamo dire ce le siamo dette nello spogliatoio, cose che non si possono ripetere, e spero che non accada mai più. Per me la cosa che l’atteggiamento si compra non è una frase, ma una realtà ed un modo di pensare di come voglio che giochino le mie squadre. In base a questo, cercare poi di fare una buona partita, vedremo come ci sistemeremo in campo”.

Sul Villarreal: “A mio avviso, andremo ad affrontare una delle squadre che giocano meglio in Liga e, a differenza nostra, con una rosa profonda, con molte opzioni e con un grande allenatore, che ha una proposta di calcio molto buona, prenderemo le misure necessarie. Sono ripetitivo in questo, ma sappiamo che dobbiamo proporre, creare e pensare più a quello che possiamo dare noi che ai pericoli che possono creare gli avversari”.

Su se l’infortunio di Aspas mette fretta per l’acquisto di un attaccante: “Continuo a pensare che dobbiamo essere pazienti perché avremo difficoltà durante il campionato, sia per infortuni che per squalifiche e dobbiamo adattarci, andando poi a fare risultato. Per questo dico sempre che il mio obiettivo è quello di mantenere la categoria e spero di arrivare il prima possibile a questo numero e poi vediamo. Abbiamo un obiettivo principale, il fatto di aver fatto punti negli ultimi punti non ci deve farci distrarre dall’obiettivo. Tutti quanti entriamo in questo entusiasmo e non possiamo fare sempre questi alti e bassi, da credere che possiamo qualificarci per la Champions League  a pensare che vada tutto male. Quando una squadra arriva da due anni, com’è successo qui, dove si è salvata all’ultimo c’è sempre questa tendenza a pensare negativo, per tutti passa un messaggio negativo. Succede in tutti i club. Perché non ho risposto sulla necessità di un attaccante? Perché mi dai un problema da re magio. In Argentina non si festeggia tanto come qui, quindi non mi sono messo le scarpe ma, alla fine, qualcosa davanti alla porta di casa puoi lasciarmela”.

Su se lo condiziona la differenza tra titolari e riserve: “Non credo ci sia questa reale differenza. In uno sport di contatto, non siamo andati male a contatto, ma molto male. Ne abbiamo parlato nello spogliatoio e sono cose che non possono succedere ancora, perché la rosa è corta e c’è bisogno di tutti, non possiamo sentire questa differenza, ne ho parlato con la dirigenza e mi ritengo ugualmente responsabile. E’ chiaro che l’obiettivo principale sia la Liga e cercare di giocarla nel miglior modo possibile, per questo parlavo di forma. La forma non mi è piaciuta per nulla, come non è piaciuta al tifoso del Celta. Bisogna lavorare e unirsi mi sembra passino tante cose per la testa, non è solo a livello calcistico. Quando ti danno la possibilità di giocare, di mostrarti, è lì che devi mettere in difficoltà l’allenatore”.

Video conferenza stampa

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