UFFICIALE: Eduardo Coudet è il nuovo allenatore del Celta!

Il tecnico argentino sostituisce l'esonerato Oscar Garcia alla guida della squadra fino al 2022

Era nell’aria ed alla fine è arrivato finalmente l’annuncio da parte del Celta Vigo che con una nota ufficiale pubblicata sul proprio sito e via social ha comunicato che Eduardo Coudet è il nuovo allenatore. Il tecnico argentino ha firmato un contratto fino a Giugno 2022 e arriverà a Vigo nei prossimi giorni assieme a suoi quattro aiutanti. Per Coudet, soprannominato El Chacho, si tratta di un ritorno a Vigo dove è già passato da calciatore nel 2002, lasciando un buon ricordo di sé.

Se a Vigo tutti conoscono il Coudet giocatore, sono in molti ancora a non conoscere il Coudet allenatore ed il curriculum con il quale si presenta in questa sua prima avventura in Liga è molto buono, considerando che allena da soli 5 anni. Andiamo più nel dettaglio.

Chi è El Chacho Coudet

Eduardo Coudet nasce a Buenos Aires il 12 Settembre del 1974 ed inizia la propria carriera di calciatore come centrocampista nel 1993 alla Platense e vi resta per due anni, passando poi al Rosario Central. Coudet resta in Argentina fino al 2003, vestendo anche la gloriosa maglia del River Plate, collezionando in totale tra Rosario Central, San Lorenzo e River Plate quasi 200 presenze e mettendo a segno 40 reti. Coudet arriva a Vigo nell’anno della partecipazione del club alla Coppa UEFA e scende in campo nel doppio confronto contro il Viking e in una sola sfida contro l’Odense.

A Vigo vi resta un anno e seppur con solo 12 presenze i tifosi lo ricordano per la sua abnegazione al lavoro e per non aver mai detto una parola fuori posto. Sarà l’unica esperienza in Europa per Coudet che passerà poi il resto della sua carriera tra Argentina e Messico, chiudendola poi in America al Fort Lauderdale Strikers. Dopo essersi ritirato nel 2011, Coudet torna sui campi da calcio in veste di allenatore nel 2015 sedendosi sulla panchina del Rosario Centrale dove vi resta da Gennaio 2015 a Dicembre 2016, ottenendo un terzo posto ed un nono posto, dimettendosi poi dopo la tredicesima giornata della sua terza stagione.

Brevissima, invece, è l’esperienza in Messico al Club Tijuana dove resta solo 5 mesi alla guida della squadra (da Luglio 2017 a Novembre 2017), tornando poi in Argentina l’anno successivo sedendosi sulla panchina del Racing Club de Avellaneda ed è in biancazzurro che arrivano le prime gioie. Con il club argentino compie l’impresa di vincere il campionato al primo anno, facendo vincere al Racing il suo 18° titolo dopo 5 anni dall’ultimo successo. Lo scorso anno, invece, a causa del COVID-19 non si è disputato il torneo di Clausura, mentre quello di Apertura si, con Coudet che ha portato il Racing al quarto posto.

A Gennaio 2020 passa all’Internacional di Porto Alegre ed anche qui Coudet fa benissimo, con la squadra che è attualmente capolista del campionato ed agli ottavi di finale di Copa Libertadores. Con l’esonero di Oscar Garcia e la voglia di provare l’esperienza europea anche da allenatore, Coudet fa una scelta di gran coraggio e da apprezzare, dimettendosi come allenatore dell’Internacional per firmare con il Celta Vigo. E chissà che anche stavolta non possa fare bene al primo colpo.

Il nuovo Celta Vigo targato Coudet: parola all’esperto Daniele Pagani

Ma come sarà il nuovo Celta Vigo del Chacho Coudet? Il tecnico argentino gioca un calcio coraggioso, con la squadra che quando ha il pallone tra i piedi deve sapere quello che fa ed attaccare in modo ordinato per prendere campo. Quando difende, invece, Coudet vuole una squadra che pressi alta, prendendosi qualche rischio, non lasciando lo spazio per pensare agli avversari. Per saperne di più sul suo calcio, abbiamo contattato Daniele Pagani, esperto di calcio sudamericano. Per Pagani, il Celta ha scelto un allenatore giusto per poter rinascere, anche se i primi tempi non saranno di certo facili: “Coudet potrebbe rivelarsi davvero il tecnico ideale per il Celta perché è uno che riesce già dai primi allenamenti a dare la sua impronta. Ovviamente c’è da ponderare che è la sua prima esperienza europea, quindi rimane comunque una scommessa nonostante stesse andando molto bene con l’Inter di Porto Alegre nel Brasileirão”.

Per quanto riguarda la sua idea di gioco, Coudet utilizza un 4-1-3-2 che però, spiega Pagani, può diventare un 4-4-2 in fase di non possesso, dove tutti dovranno fare bene la loro parte: “Generalmente tende a usare un 4-1-3-2 che diventa 4-4-2 in fase di non possesso, con il trequartista che si abbassa a centrale di centrocampo con il mediano e le ali che si posizionano come esterni puri. Vuole che i terzini giochino molto larghi, nevralgici per la sua idea di gioco ad ampio respiro, come il mediano che presumibilmente sarà Renato Tapia. Il suo gioco, le sue idee, sono quelle di un pressing alto e intenso, per poi affidarsi ai tre giocatori di fantasia che schiera insieme alle due punte”.

L’arrivo di Coudet al Celta potrà valorizzare molti giocatori che al momento sono stati nell’ombra come Santi Mina e Fran Beltrán che, per Pagani, può essere un ottimo trequartista, ma alla fine spetterà a Coudet capire dove farlo giocare: “L’unica cosa che è molto difficile da capire così su due piedi è una: che uso farà di un talento come Beltrán. Secondo me se lo valorizza come trequartista non sarebbe male. Bene o male, io resto dell’idea che se uno ha i piedi buoni, può avanzare il suo raggio d’azione a piacimento”.

Dunque, provando a cercare di capire quali potrebbero essere le scelte di formazione di Coudet, il Celta potrebbe schierarsi in campo in questi due modi

1° CELTA DI COUDET  (4-1-3-2): Ruben Blanco; Hugo Mallo, Murillo, Aidoo  Olaza; Tapia; Brais Mendez, Denis Suarez, Nolito: Iago Aspas, Santi Mina.

2° CELTA DI COUDET (4-1-3-2): Ruben Blanco; Hugo Mallo, Murillo, Araujo, Olaza; Okay Yokuslu; Emre Mor, Fran Beltrán, Baeza; Iago Aspas, Santi Mina.

Di questo cambiamento tattico, spiega Pagani, potrebbe giovarne soprattutto Iago Aspas che andrebbe quindi a ricoprire il ruolo di seconda punta, giocando più vicino alla porta ed avendo la possibilità di fare più male agli avversari: “Forse la grande cosa è che Iago Aspas torna a giocare anche più vicino alla porta. Magari riesce a risparmiarsi il lavoro dell’ala è può rivelarsi più proficuo negli ultimi 16 metri”

Insomma le premesse per fare bene ci sono, ma i tifosi e la dirigenza dovranno dare tempo a Coudet. E speriamo che sia un altro Eduardo a riportare il Celta dove merita di stare dopo Berizzo.

Si ringrazia calorosamente Daniele Pagani per la disponibilità e la gentilezza mostrata per questa intervista.

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