
Sono stati due giorni molto duri in casa Celta Vigo dopo la terribile eliminazione in Copa del Rey ai supplementari contro il Mirandes, club di Segunda Division. La tifoseria ha vissuto una nottata terribile, ma nonostante tutto si è rialzata il giorno successivo e spera che anche la squadra possa farlo domani contro l’Eibar. La partita di domani è come una finale per il Celta che sa di non poter sbagliare, con il tifo celtista che è pronto a caricare la squadra e ad incitarla dal primo all’ultimo minuto. Domani sarà una partita simile a quella dello scorso anno contro il Villarreal e si spera che anche l’esito sia simile.
Questa mattina in conferenza stampa Oscar Garcia ha presentato la partita di domani affermando come sia importante anche perché è quella che si deve giocare. Per il tecnico catalano, la squadra ha giocato bene le sue partite fin qui, ad esclusione del primo tempo contro il Leganés, ma ha raccolto meno di quanto seminato. Oscar Garcia, però, domani vuole ottenere una vittoria per i tifosi che hanno ancora una volta dimostrato tanto affetto e tanta voglia di portare i loro giocatori fuori dalla zona retrocessione. Ora tocca alla rosa rispondere all’aficion e deve farlo con una vittoria convincente! Di seguito le parole di Oscar Garcia in conferenza stampa ed il video integrale.
Sui convocati e su se ci sarà Bradaric: “Il transfer ancora non l’abbiamo avuto, ma si ci sarà anche lui sperando che tra oggi e domani speriamo di poterlo avere a disposizione. Ora finirò di fare la lista dei convocati”.
Sull’importanza della partita di domani: “Si è la partita più importante perché è quella imminente, ma quello che abbiamo cercato di portare è la mentalità. Dal primo giorno che sono arrivato abbiamo interpretato ogni partita come una finale, ora la squadra è mentalmente più forte. Quello che vogliamo è sentirci orgogliosi e far sentire orgogliosa la tifoseria del Celta, per questo mi aspetto che venga tanta gente ad aiutarci in modo da potergli dare una gioia. Ho molta voglia di rispondere alla tifoseria vincendo la partita di domenica”.
Su cosa manca: “Non possiamo nascondere il fatto che nel calcio contano i risultati, non si guarda al di là dei risultati. Bisogna accettarlo, i risultati sono quelli che sono. Creo che i risultati arriveranno iniziando a rendere. Il rendimento nella maggior parte delle partite è stato buono, ad eccezione del primo tempo con il Leganés, nel resto dei match abbiamo avuto le possibilità di vincere. Poi ci sono stati degli episodi che ci hanno impedito di portare a casa i tre punti, speriamo di correggerli in questo girone di ritorno”.
Sulla condizione fisica: “Logicamente giocare i supplementari non era nelle nostre idee, ma la partita purtroppo è andata così. Ora è andata e stiamo recuperando i giocatori al massimo possibile e domani di sicuro staremo bene fisicamente per giocare la partita”.
Sull’Eibar: “L’Eibar è una squadra che gioca in modo praticamente uguale contro ogni avversario ed ha un grande allenatore che è lì da molti anni ed hanno la stessa squadra da molto. Sappiamo che vengono a prendere gli avversari in alto, portando molta gente al pressing. Le partite contro l’Eibar sono scomode perché sai che devi impegnarti al massimo. Ci sono vari fattori da tenere conto perché è una squadra molto diversa da quelle di prima divisione, molto simile a ciò che abbiamo visto a Bilbao o a Mirandes, oppure contro l’Osasuna. Si tratta di una serie di partite dal profilo molto simile”.
Su Bradaric: “Al momento lui stava facendo il precampionato con l’Hadjuk, non stava giocando un po’ come Murillo. E’ un giocatore che è venuto ad aiutarci da qui a fine stagione e tutti gli aiuti sono benvenuti. Si tratta di un giocatore più di posizione rispetto agli altri centrocampisti che abbiamo, è un giocatore che gioca bene, che non si complica la vita e non perde troppi palloni e difensivamente si applica molto”.
Su Denis Suarez: “Stiamo parlando con lui. E’ un giocatore su cui, visto il costo dell’operazione, c’erano aspettative molto alte, così come sulla squadra. Molte volte questo gioca contro di te, le aspettative della squadra che ha parlato di Europa quando sono arrivati alcuni risultati non buoni hanno riempito la testa di queste cose, dopo è chiaro che risulta più complicato. Nel caso di Denis, tutti sappiamo che ha molto qualità, io lo raccomandai al Barcellona quando ancora era al Manchester City. Conosco le sue caratteristiche ed ora sto scoprendo il suo carattere, quello che possiamo fare tutti noi e aiutarlo a far venire fuori il suo potenziale”
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