
Domani alle 14:00 a Balaidos il Celta Vigo ospita l’Athletic Bilbao nell’ottava giornata di Liga, l’ultima prima della sosta. Il deludente pareggio interno con l’Espanyol e la brutta sconfitta contro l’Eibar hanno gettato nello sconforto mezza tifoseria e serve una reazione.
Lo sa bene Fran Escribá che potrebbe essere esonerato qualora non dovesse vincere contro i baschi domani. Il tecnico dei celestes ha avuto già parecchie chance, la società ha speso parecchio sul mercato e si attendeva risultati migliori nelle ultime giornate. La dirigenza, tuttavia, ha comunque rinnovato la propria fiducia ad Escribá, annunciando anche come il tecnico non rischi in caso di sconfitta, incitando però i giocatori a fare di più.
Oggi si è presentato nella sala stampa del Balaidos Fran Escribá che ha presentato la partita di domani contro l’Athletic. Una partita che il Celta Vigo deve assolutamente vincere per evitare di allontanarsi ancora di più dalla zona europea. Queste le sue dichiarazioni più importanti:
Sulla partita contro l’Athletic: “Domani, anche se è diverso dall’Eibar, l’Athletic a livello di intensità è una squadra che gli è simile. É anche una squadra intensa che ti chiede molto, noi siamo pronti e abbiamo una grande voglia di toglierci questo brutto sapore dalla bocca dopo l’ultima partita”.
Sul nervosismo attorno alla squadra: “Noi questo nervosismo non lo condividiamo. Quando perdi una partita o due, quando giochi un brutto secondo tempo con l’Espanyol e poi perdi giocando una brutta partita contro l’Eibar resti deluso. Domani abbiamo una partita importante per porre rimedio a questa partita e mezza giocata male, nient’altro. La squadra è fuori da questa nervosismo, così come lo staff tecnico”.
Sull’Athletic Bilbao: “Non solo contro il Celta, l’Athletic è intenso con qualsiasi squadra, non si arrende mai, è una squadra che ti rende la partita ed il risultato difficili. Non è semplice battere l’Atheltic. Storicamente e non solo parliamo di una squadra che è sempre stata in Europa o quantomeno ha lottato sempre per entrare in Europa”.
Sui brutti risultati: “Io non credo la situazione sia così disastrosa, bisogna fare un’analisi più profonda, tenendo conto che abbiamo avuto un calendario complicato e con gente importante fuori. Se andiamo a vedere i risultati dello scorso anno contro gli stessi avversari i risultati sono stati peggiori. Tolta la partita contro il Granada che era in Segunda, nelle altre 6 abbiamo fatto peggio. Ciò sta a significare che in mezzo ad alcune cose fatte male, ci sono alcune cose che abbiamo fatto bene. La sensazione di nervosismo è limitata a questa partita e mezza dove non abbiamo fatto bene.”
Sulla difesa e sull’attacco: “A livello difensivo la squadra sta facendo meglio, è più solida, ma ci stanno mancando i gol. Questo per vari motivi, dobbiamo migliorare prima a livello collettivo e poi a livello individuale in fase di finalizzazione”.
Sul campionato: “Quando sono arrivato io lo scorso anno mancavano dodici partite e la squadra era in caduta libera, c’era preoccupazione, era logico, la condividevo. Ora mancano 31 partite, nessuno sta dicendo che c’è tempo, bisogna reagire ora, ma è un fatto che siamo arrivati appena alla settima giornata. Ora non c’è nessuna distanza a livello di punti dall’obiettivo che uno si vuole prefissare”.
Su un suo esonero in caso di sconfitta: “Il mio unico pensiero è vincere domani e dopo la partita il pensiero è l’allenamento del lunedì. Questi sono discorsi dove l’allenatore sta al margine”.
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