
Una settimana tutta nuova quella appena trascorsa per il Celta Vigo che ha cambiato nuovamente la guidata tecnica dopo i fallimenti di Mohamed e Cardoso. La scelta della dirigenza è ricaduta su Fran Escribá che lunedì, giorno della sua presentazione, si è definito carico e con tanta voglia di fare bene in questa nuova sfida.
Dopo una settimana di allenamento, oggi è giunto il momento della prima conferenza stampa pre-partita del tecnico valenciano che domani debutterà al Balaidos contro il Betis. Una partita certamente non semplice per iniziare, visto che il Betis si gioca un posto in Europa, ma Fran Escribá vede il gruppo compatto e con l’umore alto, nonostante la classifica non sia positiva, che ha tanta voglia di tornare a vincere davanti al proprio pubblico: “L’ho visto bene. Ho visto un gruppo allegro, unito, convinto di poter uscire da questa situazione. Sanno che sono in questa situazione perché sono stati commessi errori in passato. Loro sono i primi a saperlo e lo hanno affermato anche alcuni di loro. Mi aspettavo di trovare un gruppo del genere, per l’età che ha, per le caratteristiche. Le prime sensazioni sono state molto positive”.
La formazione che scenderà domani contro il Betis sarà inedita, con il tecnico di Valencia che farà di sicuro alcuni cambi rispetto ai suoi predecessori, ma è stato ben attento a nascondere le informazioni. Non ci sarà, tuttavia, Iago Aspas che ancora deve recuperare dal suo infortunio al gemello interno della gamba destra e che dovrebbe rientrare quasi sicuramente dopo la sosta. Fran Escribá, però, non si è strappato di certo i capelli per l’assenza del leader, affermando di aver a disposizioni frecce utili al suo arco per sopperire all’assenza del diez: “Essendo molto importante come giocatore per noi, a me quello che interessa è che recuperi bene e che sia disponibile per le partite che ci resteranno da giocare, per le quali lo avremo sicuramente pronto, sarà perfetto. Nel frattempo io credo, come penso credano gran parte degli allenatori, che bisogna pensare a quello che abbiamo a disposizione e siamo soddisfatti di loro, vogliamo avere tutti a disposizione. Abbiamo praticamente recuperato anche Kevin che è quasi disponibile. Saremo felici quando Iago tornerà”.
Su Radoja, ormai ai margini dall’inizio della stagione, Fran Escribá ha fatto sapere come la società non gli abbia fatto recapitare alcuna comunicazione. Il serbo, per il tecnico valenciano, è un giocatore come gli altri, ma preferisce convocare giocatori che siano all’altezza di scendere in campo e, cosa più importante, giocatori che vogliono restare al Celta e dare il 100%, riconoscendo comunque la sua grande professionalità. Per quanto riguarda la sfida di domani, il mister sa che il Betis non è un avversario affatto facile, al di là del disastroso febbraio passato dai biancoverdi, dove sono arrivate le eliminazioni in Copa del Rey ed in Europa League: “Al di là dell’essere nel peggior o nel miglior momento, mi aspetto il Betis che tutti conosciamo. Dà importanza al possesso palla, porta molta gente in area di rigore, hanno molti giocatori di qualità e che sanno rompere l’equilibrio. Il disegno nel caso del Betis è chiaro ed irrinunciabile, i loro concetti offensivi sono molto interessanti, li abbiamo studiati bene per neutralizzarli e credo che a livello difensivo possiamo farli male in alcune circostanze. Il Betis è un gruppo preparato per lottare per l’Europa, è stata fatta una grandissima inversione, hanno speso molto a Gennaio per acquistare giocatori importanti. É creato per lottare per l’Europa, questo è il livello che mi aspetto“.
Come affermato durante la conferenza stampa di presentazione, anche in questa Fran Escribá ha ribadito che prima di tutto sta lavorando sull’equilibrio della squadra. Per il tecnico di Valencia, è stata proprio la mancanza di equilibrio a creare problemi al Celta in questa stagione: “Non può esserci un buon gioco se manca l’equilibrio. Senza equilibrio, un buon gioco in fase offensiva ti crea problemi in questo senso, il giocare bene l’attaccare bene dipende dal talento dei giocatori e qui c’è talento. Ma è chiaro che se questo talento disorganizza la squadra è chiaro che c’è un problema. Questo adesso è la sfida stessa, la squadra deve partire dal fatto di dover essere una squadra che va in pressing e che non venga dominata, cercando di restare equilibrata. Io dico sempre ai miei giocatori che nella partita ci sono altre partite, non dobbiamo metterci tutti dietro a difendere perché non dev’essere il segno della nostra identità e non lo è mai stato. E neanche con me lo sarà. Ci saranno momenti dove dobbiamo difendere ed altri dove saremo sulla trequarti e dovremo essere dominanti. Il nostro dovere è giocare queste partite”.
Mancano dodici partite alla fine del campionato ed il Celta si trova proprio al limite della zona retrocessione e prendere i tre punti domani sarebbe fondamentale per allontanarsi un po’ dalla zona rossa ed arrivare bene alla sfida contro il Real Madrid. Escribá ha fatto sapere come la squadra darà il tutto per tutto in queste partite, facendosi perdonare dai tifosi che si aspettano di risalire la classifica. Per il tecnico valenciano, tutti i punti sono importanti, ma è ancor più importante imporsi in casa, ed è convinto che da domani la squadra inizierà a fare bene: “Sono convinto che daremo tutto, la gente è disposta a perdonarci, è la giornata giusta per far vedere alla gente una squadra in cui si riconosca e che sia qualcosa di insostituibile, una squadra che si giocherà la vita in queste dodici partite per uscire fuori da questa situazione complicata” ha chiosato Escribá, aggiungendo di non pensare a quanti punti servono per salvarsi e spera che la sua squadra rispecchi lo stesso atteggiamento dell’Huesca, squadra che sembrava spacciata a dicembre e che ora è di nuovo in piena corsa.
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