
Se è un brutto sogno, ma uno di quelli veramente brutti, svegliateci subito, non ce la facciamo più! Il tifo galiziano è stanco, stanco di sentire solo parole ogni settimana, parole che sembrano battagliere ed invece sul campo tutto scompare e si continuano a fare figure imbarazzanti.
Qualcosa sembrava cambiato con Cardoso? Inizialmente si, ma era solo un’illusione. Siamo solo a Gennaio, è vero, ma la situazione in casa Celta Vigo si fa sempre più grave e la sconfitta patita contro la PENULTIMA IN CLASSIFICA non può passare come se niente fosse. Tutti devono prendersi le proprie responsabilità e non essere contenti di come si è giocato anche perché se si è contenti di stasera significa capire poco di calcio ed è preoccupante che sia stato il mister a dire queste parole. Stasera non si può essere contenti per milioni di motivi, ma se va scelto uno è che questa maglia, questo scudo, questa storia non meritano tutto ciò!
Quella di stasera è stata una delle peggiori partite stagionali, un vero incubo nell’incubo e se fai fare tripletta ad un giocatore che finora non si sapeva nemmeno chi fosse significa che stai facendo malissimo il tuo lavoro. Pronti, via ed il Celta va subito sotto contro il Rayo Vallecano: punizione dal limite al 4′ per fallo stupido di Hugo Mallo, tiro di Raul de Tomas ed 1-0 per la squadra di Madrid. La reazione del Celta arriva ed è l’unica in cui si vedono i celestes andare all’attacco convinti. Non si sa come, i galiziani ribaltano la partita, prima trovando il pareggio col primo gol in Liga di Araujo, bravo a farsi trovare pronto su una deviazione di Maxi Gomez da corner e poi è lo stesso uruguaiano a realizzare il 2-1 su rigore per fallo di mano di Ba. Questo è tutto il Celta della serata, dopodiché la partita la fa completamente il Rayo che va all’assedio, Ruben si salva una volta con una gran parata, una volta col VAR, ma nulla può sull’ennesimo affondo madridista al 38′: cross teso dalla destra di Advincula ed affondo vincente di de Tomas che mette a segno la sua doppietta.
Tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo, il Rayo ha subito due opportunità per portarsi in vantaggio, entrambe con Trejo, ed il Celta deve solo ringraziare Ruben se i madrileni non segnano il terzo gol. Dopodiché nella ripresa accade davvero poco, con il Celta che fa un inutile possesso palla (unica palla gol su punizione con Maxi Gomez), mentre il Rayo dà la sensazione di poter far male ogni volta che potrebbe ripartire, ma fallisce nell’ultimo passaggio per via della stanchezza. Al 77′, però, i madrileni passano avanti: passaggio forte e teso dalla sinistra, deviazione di tacco di Velazquez e sinistro di collo piede di de Tomas che firma la tripletta. L’incubo continua e nel recupero il Rayo firma anche il poker con Bebé, messo davanti alla porta da Velazquez. La disfatta è completa, la zona europea lontana, la zona retrocessione vicina e dopo questo weekend lo sarà ancora di più. Svegliateci, vi prego, questo non è il Celta che conosciamo, questo non è un Celta all’altezza della sua storia. Adesso, BASTA!
TABELLINO DELLA GARA
Rayo Vallecano 4-2 RC Celta 4′, 37′, 77′ R. de Tomas (V), 13′ Araujo (C), 18′ Maxi Gomez (C, rig.)
Rayo Vallecano (3-5-2): Dimitrievski; Velazquez, Ba, Amat; Advincula, Imbulà (dal 74′ Medràn), Comesaña, Trejo (dal 73′ Bebé), Moreno; Embarba (dal 61′ A. Garcia), de Tomas. All. Michel
RC Celta (4-1-4-1): Ruben Blanco; Hugo Mallo, Cabral, Araujo, David Juncà; Okay; Brais Mendez, Jozabed (dall’81’ Eckert), Fran Beltrán (dal 78′ Lobotka), Boufal (dall’81’ Sisto); Maxi Gomez. All. Miguel Cardoso
MVP: R. de Tomas (V)
Arbitro: Javier Alberola-Rojas (Ciudad Real)
Ammoniti: Ba (V), Brais Mendez (C), Advincula (V), Velazquez (V), Bebé (V)
Espulsi: –
Stadio: Estadio de Vallecas (Madrid)
Spettatori: 11.465
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