
Quella contro l’Eibar è una partita fondamentale per il Celta Vigo, sia per la squadra, ma anche per Mohamed che potrebbe essere esonerato in caso di sconfitta e, forse, anche in caso di pareggio.
Ieri il tecnico ha parlato in conferenza stampa per presentare la partita di oggi e non è sembrato affatto teso riguardo il suo futuro ed ha annunciato che per lui è si una partita importante, ma non una partita trascendentale per il campionato: “Non è una finale. Io sono venuto qui per il progetto sportivo, dopo ci sono cose che non dipendono da me. Ho una squadra in formazione, la più giovane del campionato, io vengo qui a lavorare è a dare il meglio di me”.
Nonostante ciò, il tecnico argentino sa bene che il suo destino appeso ad un filo e solo una vittoria potrebbe evitare il suo esonero: “Abbiamo bisogno di una vittoria, ci manca da molto tempo e la squadra è fatta per stare un po’ più in alto in classifica. Noi dobbiamo vincere, anche se ci sono cose che vanno sempre migliorate. Abbiamo fatto bene alcune cose, ma vanno migliora un po’ di più altre. Sappiamo che dobbiamo vincere ad ogni costo, anche se a me è una parola che non piace”.
Mohamed ha negato di aver parlato con la dirigenza del suo futuro o dei pessimi risultati ottenuti, affermando che tutta la settimana si sono focalizzati su questa partita: “Con la dirigenza abbiamo parlato solo del lavoro che c’era da fare in questa settimana. Di cose che non esistono non si può parlare. Quello che dobbiamo fare è concentrarci, dare forza ai giocatori e andare a vincere questa partita. Non si può prendere una decisione definitiva su un progetto sportivo dopo 10 partite”.
Per quanto riguarda l’obiettivo di campionato, il tecnico ha fatto sapere che, ovviamente, la squadra punta ancora all’Europa ed i suoi ragazzi non si sentono affatto condizionati dai brutti risultati quando scendono in campo: “Abbiamo un’obiettivo, quello di stare all’ottavo-nono posto in su, per cercare di entrare in Europa. Se avessimo vinto col Valladolid e domani vinciamo, saremmo stati subito in corsa. Mi sembra prematuro fare una valutazione definitiva adesso. La squadra non sente la pressione, non credo limiti il nostro modo di giocare, sa qual’è il suo obiettivo”.
Il tecnico ha poi tracciato un bilancio a livello di gioco sulle ultime gare disputate, affermando che nel match contro il Valladolid la squadra si è rilassata, facendosi rimontare dopo aver giocato un’ottima partita fino al 3-1, contro il Girona fu una partita condizionata dagli episodi, mentre quello col Valencia fu molto equilibrato, stessa cosa quello col Siviglia. Infine, contro il Getafe la squadra ha offerto la sua peggior prestazione e contro l’Alavés si è fatto di tutto per vincere, per poi perdere sull’unico tiro in porta effettuato dai baschi fino in sessanta minuti.
Per il tecnico, la squadra ha capito che deve giocare come ha fatto nelle prime tre partite e come fatto contro l’Alavés, solo così potrà risollevarsi: “Dobbiamo giocare allo stesso modo in cui abbiamo giocato nelle prime tre gare stagioni, come abbiamo fatto contro l’Alavés. Questa è la strada da seguire”.
Mohamed ha poi smentito le voci che lo davano già in cerca di una squadra messicana nei due giorni di riposo concessi alla squadra: “Se andassi via da qui, avrei bisogno di un po’ di riposo, non avrei la testa per tornare subito ad allenare. Poi se succederà, anche se spero di no, vedrò il da farsi, ma ora sono concentrato sulla partita di domani”.
Per quanto riguarda le scelte di formazioni, Mohamed ha affermato che Iago Aspas giocherà come nove insieme ad Emre Mor e Boufal, mentre dietro potrebbero agire Lobotka, Fran Beltrán e Brais Mendez e poi si giocherà a quattro dietro con i soliti noti, annunciando di fatto la formazione. Mohamed ha poi continuato a ripetere come il successo sia importante per la squadra per rialzare il morale, aggiungendo ancora come i conti si facciano alla fine e l’unica cosa che bisogna fare è battere l’Eibar, senza pensare a ciò che accadrà. Il tecnico ha concluso la conferenza molto carico, affermando che: “Domani vinceremo!”
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