Mohamed: “Questa squadra è competitiva e sono sicuro che arriveremo dove vogliamo”

Domani alle 18:30 il Celta Vigo andrà in scena al Sanchez-Pizjuan contro il Siviglia per cercare una vittoria che manca da un mese. Il match non sarà una passeggiata, ma i celestes dovranno provare ad approfittare della possibile stanchezza degli andalusi dopo la trasferta russa in Europa League.

Come di consueto, Mohamed si è presentato in sala stampa per presentare la partita di domani. Nonostante non ci siano stati risultati positivi, il mister è positivo riguardo al futuro prossimo della sua squadra. Di seguito, le dichiarazioni più importanti del mister

Sui convocati: “Sono 18. Restano qui sei: Jensen, che si è infortunato ieri, Emre Mor, Costas, Radoja, Hjulsager, Jozabed. Kevin è convocato.”

Sul convocare 18 e non 19 giocatori: “Mi focalizzo molto su chi resta fuori e quando è rimasto fuori Kevin, è sempre stato positivo. Preferisco non convocare un giocatore che gli dà fastidio restare fuori.”

Sugli ultimi risultati: “Nella vita vedo tutto come un’opportunità. Tutto è un’opportunità, dopodiché possiamo vederla sotto diversi aspetti. Nell’ultima partita abbiamo giocato questo male, questo è chiaro, ma stiamo anche cercando di cadere in un posto come se fosse un pozzo. In verità, siamo alla ricerca della nostra strada, della nostra identità, abbiamo perso solo una partita e tutte le partite che abbiamo giocato abbiamo avuto l’opportunità di vincere o di perdere.”

Sulla squadra: “Credo che siamo competitivi. Sappiamo molto bene che ci piacerebbe avere la stessa intensità o la stessa solidità mostrata contro l’Atletico, lo stesso gioco espresso contro il Valladolid. Dobbiamo continuare a cercare e non  pensare a questo dualismo, siamo sulla buona strada. Sono convinto che arriveremo dove vogliamo stare quando sarà il momento di fare i conti. Il calcio ha due aspetti, quello offensivo e quello difensivo. Questa squadra ha segnato gol in tutte le partite che ha giocato e credo continuerà a farlo. C’è una parte di gara in cui l’avversario, in questo campionato, ti sottomette sotto l’aspetto difensivo. A noi ci manca questo aspetto difensivo, ma non sto parlando dei difensori, eh, ma parlo dell’insieme, dell’intensità, di correre, di verticalizzare, di aiutare nel due contro uno, sono occupato su questo. Ci stiamo occupando di questo, stiamo cercando di difendere meglio, di evitare l’arrivo dell’avversario nella nostra area, di recuperare più velocemente il pallone. Quando giochiamo contro un avversario che gestisce il pallone, possiamo andare a pressare alto e tenere noi il possesso e se lo perdiamo dobbiamo recuperarlo velocemente. Questa è la nostra identità. Quel che accade è che giocano come il Valencia che aspettano, o come il Getafe, che si passano il pallone. Noi ci sentiamo in un altro mondo, non capiamo la partita, non siamo preparati per giocare questo tipo di partite.”

Sulla partita di domani: “Siamo pronti per giocare la partita di domani perché il Siviglia che prende la palla giocando, andremo a pressare nella loro metà campo, giocheremo a tu per tu, andremo a fare la partita, a prendere il controllo della sfera e dimostrarci superiori.

Sull’identità della squadra: L’identità non si ottiene solo con la palla. Quando lo capiremo in questo modo e continueremo a lavorare, daremo la sensazione di essere una squadra sicura quando non ha il possesso. Quando l’avversario ci sottomette con un altro tipo di partita, a noi costa molto arrivare a capo della nostra idea di gioco. Questo ci può capitare con alcune squadre che lo fanno, a noi è capitato per due settimane di fila. Credo che ora arrivino partite dove possiamo adattarci meglio a quello che vogliamo fare.”

Sui titolari: “Fino alla sfida col Girona hanno giocato gli stessi. Quando abbiamo dovuto giocare contro il Valladolid avevamo Cabral squalificato ed Hugo Mallo infortunato, da qui abbiamo iniziato a cambiare un po’, è tornato Juncá che era titolare nel precampionato, Junior è arrivato un giorno prima. Sto parlando del perché non sto mantenendo sempre la stessa squadra. Per situazioni esterne non si è mantenuto lo stesso blocco. Quando, alla quarta giornata che giocavano sempre gli stessi, dissi che non pensavo di fare cambi e di utilizzare gli stessi giocatori. Ciò è opinabile, sono i risultati che comandano.”

Ancora sui risultati ottenuti: “Siamo ancora alla ricerca di qualcosa, anche io. So che nel cammino possono esserci difficoltà, problemi. Vedo che anche le grandi squadre del paese stanno incontrando delle difficoltà sul loro cammino. Il campionato è molto equilibrato, ci sono conosciamo tutti. Ieri c’è stata una gara molto combattuta (il derby basco tra Athletic e Real Sociedad ndr.) ed una squadra senza tirare ha segnato tre gol. Vedo un campionato molto equilibrato, molto competitivo e molte volte non puoi imporre legge. La Liga sta cambiando il suo modo di essere, non si tratta più di fare possesso. Le squadre vanno a fare pressing sugli avversari, si dividono il possesso. Bisogna combattere sulle seconde palle. Mi piacerebbe avere una squadra solida, che abbia continuità nel gioco e debba avere meno bisogno del pallone. Lo ho ben chiaro, ma siamo ancora alla ricerca di ciò. Ci sono state delle giornate dove, al di là del risultato, i rendimenti della squadra non sono stati come volevamo. Quando analizzo vedo il bicchiere mezzo pieno, abbiamo perso solo una partita e nelle altre abbiamo avuto possibilità di vincere, ma anche di perdere. Vedo il lato positivo.”

Sul morale della squadra: “L’altro giorno stavamo giù perché non abbiamo sfruttato la partita in casa, però già abbiamo la giusta positività per vincere questa partita, per giocare e dimostrare che vogliamo stare in alto.”

Sul modo di giocare: “Non ho una squadra ferma difensivamente. Cerco un disegno tattico per far male all’avversario, il disegno che faccio è per attaccare e per vincere, anche se le cose non vanno come uno vorrebbe. È diverso quando mancano dieci minuti al termine della partita. Noi ci prepariamo per vincere. I giocatori sanno come prepariamo la partita, sappiamo come dobbiamo giocarla nell’area avversaria per vincerlo, per mettergli pressione e fare il nostro gioco. Questa è la nostra identità.”

Sul match contro il Getafe: “Giovedì domandai quali erano stati i risultati col Getafe negli ultimi 3 anni. Pensavo che avevamo vinto le tre partite per 4-0 ed invece non si è mai vinto. Chiedo per dei dubbi, niente di più. È accaduta la stessa cosa dello scorso anno e quello dell’anno prima ancora. Inoltre, la squadra ha giocato male, in modo orribile.”

Sul match contro il Valladolid: “Contro il Valladolid la squadra ha giocato la sua miglior mezz’ora, poi che è successo? L’avversario si è preso la palla ed ha fatto un altro tipo di partita, noi abbiamo abbassato l’intensità ed hanno iniziato a giocare.”

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