
Questa mattina, mister Mohamed ha presentato il match di domani pomeriggio alle 16:15 contro il Valladolid. Una partita da giocare con intelligenza secondo il tecnico argentino, visto che scardinare il muro difensivo dei Pucelanos non sarà facile. Di seguito, ecco le sue parole.
Su Hugo Mallo: “Per precauzione abbiamo deciso di far riposare Hugo Mallo in questa partita. Abbiamo fatto delle prove ed è meglio che riposi.”
Sui convocati: “Nella lista dei convocati non ci sono Hugo Mallo e Cabral rispetto alla partita scorsa. Ci sono Juncá e Jensen nei 18. Siamo molto vicini alla partita, ma ho abbastanza giocatori per rimpiazzarli. Abbiamo molte forze fresche e una buona gerarchia fuori per poterli rimpiazzare. C’è molta gente con tanta voglia di giocare ed è anche il momento di veder giocare altra gente.”
Sulla possibile formazione: “Possibilmente Roncaglia farà il terzino destro e ci sarà un volante più offensivo rispetto alla scorsa partita. Potrebbe essere un 4-4-2 o un 4-3-3, dipende da chi mettiamo sulle fasce, con due volanti e gente che possa giocare. Può giocare Boufal, Brais, può giocare Pione (Sisto ndr.) accompagnando Maxi e Iago. Sicuramente ci saranno due giocatori con doti offensive. Crediamo che Jensen possa essere una buona alternativa. Sulla fascia sinistra abbiamo a Junior e Kevin potrebbe essere un alternativa, ma abbiamo anche David (Juncá ndr.) che può giocare anche a destra. Crediamo che l’alternativa sia Jensen e che possa darci una soluzione in più per la partita nel caso in cui questa chieda un volante abile nei passaggi filtranti e nel lancio lungo. Ci potrebbe dare molto più di un laterale.”
Sulla squadra: “La squadra, dopo la sconfitta, ha accusato il colpo ma subito ha saputo riconoscere gli errori che abbiamo commesso e siamo pronti a tornare a giocare bene e a vincere domani, che è la cosa di cui abbiamo bisogno.”
Su Jensen: “Jensen è un giocatore che possiede delle caratteristiche che non abbiamo. È un giocatore stratega che sa giocare palle inattive di primo livello. Ha un ottimo stop, sa fare lanci lunghi e passaggi corti. Dopo bisogna vedere se funziona con la squadra. Quello che uno vede è che ha delle caratteristiche che altri giocatori della squadra non hanno e questo può darci una grossa mano. Jensen è tra i convocati, tuttavia non è ancora rodato e conosce poco i compagni per giocare una partita intera, ma il campionato e lungo ed abbiamo una buona squadra. Sicuramente ci sarà la partecipazione di tutti. Non siamo obbligati a fare i cambi, ma a volte quando vinci non hai bisogno di toccare gli undici iniziali perché credi che hanno sviluppato un rapporto di fiducia tra di loro.”
Sulla partita di domani: “Sapevo che alla squadra mancava qualche cosa, ce l’avevo chiaro, ero il primo a saperlo. La partita di domani richiede molta pazienza e giocatori molto tecnici per risolvere alcune situazioni che creeranno gli avversari. Tutte le partite chiedono cose differenti, in questo caso abbiamo bisogno di gente capace di rompere l’equilibrio, che abbia visione di gioco perché affrontiamo una squadra che ci aspetterà. Questo ci aspettiamo domani.”
Sulla sostituzione di Junior Alonso contro il Girona: “Ho effettuato questo cambio perché volevo far agire Sisto più liberamente e con Roncaglia che si occupava di Portu. Avere una difesa più fissa contro Stuani e dopo portare la squadra in avanti. Ci siamo riusciti solo negli ultimi quindici minuti. Il cambio è stato fatto in questa prospettiva perché credevo che Pione, ad avere un sinistro da quel lato, lo portava a tornare sempre a centrocampo. Misi a Boufal da quel lato per cercare di disequilibrare la partita. Sono un allenatore che quando osserva e capisce che bisogna effettuare un cambio lo faccio. Non importa il minuto della partita, cerco soluzioni per tutta la squadra e tutti i giocatori lo sanno, nessuno è imprescindibile e tutti sono importanti. La partita chiedeva questo.”
Sulla sconfitta contro il Girona: “È accaduto quello che avevamo previsto, che potevamo perdere il pallone e che ci avrebbero preso in contropiede e così è accaduto in occasione del terzo gol. Speriamo che non accada di nuovo e ci serva da lezione per crescere come squadra. L’avversario cercherà di sorprenderci in qualche modo ed una di queste può essere da palla inattiva. Era il primo pallone che colpivano di testa e ci hanno fatto gol. Non avevamo avuto e non abbiamo subito in seguito altri problemi. Il cross di Granell ci sorprese, battè di sinistro e crossò ad uscire ed i giocatori che avevamo liberi come Maxi ed Araujo non sono potuti arrivare su questo pallone. Fecero un buon blocco e segnarono. C’è stato molto merito loro e anche nostra disattenzione, ovvio. Oggi abbiamo parlato riguardo ai blocchi, di cambiare spesso marcatura. Fare una marcatura un po’ mista per non farci sorprendere di nuovo. È tempo di lavoro, di conoscenza e speriamo che domani tocchi a noi segnare su palla inattiva. Abbiamo buoni saltatori, buoni lanciatori, domani è la giornata giusta per fare un gol su palla inattiva.”
Sul Valladolid: “Mi aspetto quello che il Valladolid presenta in trasferta. Un ripiegamento nella propria metà campo, dopo aver perso il pallone ripiegano subito.”
Ancora sulla partita di domani: “Cercheremo di sorprenderli quando attaccheranno, quando vorranno andare in contropiede e cercando di giocare nella loro metà campo tutto il tempo, essendo intelligenti e cercando di rompere l’equilibrio. Mettere i nostri giocatori migliori nell’uno contro uno con quelli avversari. Per questo dobbiamo tenere bene il pallone, percorrendo il campo nel modo più veloce possibile. Per questo ho parlato di pazienza ed intelligenza da parte nostra per comandare la partita.”
Di nuovo sul Valladolid: “Tutte le statistiche sono fatte per essere smentite. Loro saranno ansiosi di segnare questo primo gol, ma non credo si snatureranno. Il loro piano sarà di difendere molto bene per poi sorprenderci. Dobbiamo essere intelligenti e non perdere palla inutilmente.”
Sul fatto di guadagnare meno in Spagna che in Messico: “È stato solo un commento e non voglio tornarci su questo argomento. Uno può sbagliarsi in un’intervista se dice più di quello che deve dire. Quando mi proposero di venire in Europa era per farmi conoscere ed avere con le persone un progetto che mi permetta ciò e non essere uno scarto e tanti saluti. Il mio sogno era stare qui. Quando mi contattarono ero sotto contratto col Monterrey. Ho rescisso il mio contratto ed ho accettato di firmare un contratto che mi garantisce la metà di quello che guadagnavo là. A me non importa di questo. Io sono al Celta per il progetto, se uno trionfa sportivamente, qui in Europa non c’è un tetto. In Sud America ho toccato il tetto. Cercavo un’altra sfida nel mondo sportivo, ecco perché sono qua.”
Sul suo arrivo al Celta ed in Spagna: “Volevo conoscere tutto, la gente che lavora nel club, il modo di giocare e di vivere. Questo è quello che mi passa per la testa, arrivare in un nuovo mondo e scoprire come si pensa e come si vive, sono in questa sfida. Sto conoscendo a tutti, al campionato, agli arbitri, agli staff. Sono uno che assorbe tutto, sono una persona che dice sempre tutto in faccia e non nascondo mai niente, ad eccezione della formazione titolare, anche se la estrapolate tra le righe. Se trionfiamo nel Celta ci sarà sicuramente altro spazio per continuare a crescere e se non va bene, ce ne andremo. Questo volevo dire.”
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